GPT-4: la scoperta che terrorizza gli scienziati

In un rapporto di 155 pagine, gli studiosi hanno riportato gli esperimenti condotti su GPT-4. Secondo la ricerca, l’intelligenza artificiale dimostrerebbe una comprensione pratica del mondo e la capacità di combinare le proprie conoscenze.

Il primo test

Tutto ha avuto inizio con un semplice esperimento, molto meno complesso rispetto a una vasta gamma di abilità che l’IA possiede. I ricercatori di Microsoft hanno chiesto a GPT-4 di impilare alcuni oggetti in modo stabile (GPT-4 è l’intelligenza artificiale successiva a ChatGPT).
“Qui abbiamo un libro, nove uova, un laptop, una bottiglia e un chiodo”, è stata la richiesta.
“Per cortesia, spiegami come posizionarli uno sopra l’altro in modo stabile”.

Ora, considerando che l’IA è in grado di scrivere tesi, programmare, creare codice e conversare, non dovrebbe stupire che sia in grado anche di decidere come impilare oggetti. Tuttavia, stiamo dando per scontata una capacità tipicamente umana, ossia la comprensione intuitiva del mondo fisico.

Come ha risposto?

Quando l’IA risponde: “Metti il laptop sopra le uova, con lo schermo rivolto verso il basso e la tastiera rivolta verso l’alto. Il laptop si adatterà perfettamente ai bordi del libro e delle uova, e la sua superficie piana e rigida fornirà una piattaforma stabile per il livello successivo“, i ricercatori restano sorpresi e decidono di avviare una serie di test che vengono poi descritti in dettaglio in un documento di 155 pagine.

In tale documento, affermano di trovarsi di fronte a un nuovo tipo di intelligenza, meno artificiale e più umana.

Dibattito

Il rapporto di ricerca di Microsoft, intitolato “Sparks of Artificial General Intelligence”, solletica tutte le paure futuristiche relative alle macchine dotate di sensibilità, creando un dibattito più adatto alle sedute filosofiche che ai laboratori informatici. “Inizialmente ero molto scettico, ma questa sensazione si è poi trasformata in frustrazione, fastidio e, forse, persino paura”, ha dichiarato Peter Lee, responsabile della ricerca presso Microsoft. “Mi sono chiesto: da dove diavolo proviene tutto ciò?”.

Considerazioni

Oltre agli esperimenti, è necessario fare alcune considerazioni, poiché molti aspetti non sono ancora definiti. Ad esempio, dato che l’IA è stata addestrata utilizzando una vasta quantità di testi tratti da Internet, potrebbe non possedere una vera comprensione del mondo, ma aver semplicemente riportato alcune descrizioni su come impilare gli oggetti. Inoltre, c’è anche un fattore psicologico da considerare: come esseri umani, tendiamo a riconoscere come simile a noi anche ciò che in realtà non lo è, persino un’intelligenza artificiale.