Tra 7 anni raggiungeremo l’immortalità

Raymond Kurzweil è una figura eclettica che, nella sua lunga carriera, ha esplorato diverse aree di conoscenza. Inventore, scrittore, informatico e futurologo, Kurzweil ha trattato in modo approfondito lo studio dell’intelligenza artificiale, del transumanesimo e della singolarità tecnologica. Attualmente ha 75 anni e crede che entro sette anni saremo in grado di raggiungere la chiave dell’immortalità, grazie alla continua evoluzione delle intelligenze artificiali.

Nonostante le sue idee innovative siano state spesso considerate controverse, Kurzweil è stato in grado di predire con successo importanti evoluzioni tecnologiche. Ad esempio, nel 1990, predisse che entro un decennio un computer avrebbe battuto il più forte giocatore di scacchi del mondo, una previsione all’epoca considerata impensabile.

Secondo Kurzweil, l’evoluzione dell’intelligenza artificiale rappresenta un’opportunità unica per sconfiggere i limiti biologici imposti dalla natura. Egli prevede un futuro in cui i nanobot presenti nel nostro sangue ci manterranno in salute e dove i nostri pensieri e ricordi saranno caricati nel cloud.

Inoltre, Kurzweil è convinto che la fusione tra intelligenza biologica e artificiale porterà alla nascita di un nuovo tipo di essere umano, “divino” e capace di esprimere sentimenti d’amore in modo più efficace. Secondo lui, la “Singolarità”, ovvero la fusione tra intelligenza umana ed artificiale, avverrà nel 2045, moltiplicando l’intelligenza umana un miliardo di volte. Kurzweil è sicuro che questi progressi non devono essere temuti, ma abbracciati, in quanto daranno agli esseri umani la possibilità di evolversi in modo mai visto prima.